
Ho iniziato un breve corso presso un Istituto Professionale di Lecce e dal momento che si parte sempre dalla storia dell'informatica, mi è tornata la voglia di fare un tuffo nel passato. Mi sono venuti in mente i primi anni '80 quando il personal computer (il PC lanciato dalla IBM) era una chimera per noi ragazzini di scuola media o poco più. C'era una trafila quasi da setta religiosa, che faceva attraversare le difficoltà del Commodore VIC 20, C64 ecc...prima di arrivare ad un PC compatibile; il mio battesimo è stato un Olivetti Prodest PC1 nel 1989 (pagato 1.000.000 di Lire). Si, altre volte ho ripensato a quei tempi in cui l'informatica era veramente una passione e ottenere anche piccoli successi costava sacrifici enormi, c'era una selezione naturale...
Navigando ho trovato questo sito, in italiano molto carino
ComputerMuseum che dal nome fa capire che si tratta di un museo del PC. Cosa dire, per me è quasi commovente rivedere le immagini delle riviste di allora, le schede tecniche, i personaggi che hanno fatto la storia della ICT. Ok mi riprendo...

Tutto questo ha un nome,
Retrocomputing e prima o poi, chi ama l'informatica non può fare altro che pensare alle origini. Poichè l'hardware senza il software è come un corpo senza anima, perdonate questa digressione poetica ;-) , ho pensato di andare a cercare qualcosa sul DOS, il vecchio amico schermo nero con il prompt
C:> . Ebbene ho trovato un interessantissimo sito del papà del DOS il geniale, ma sfortunato
Tim Paterson (nella foto) nel quale si trova una interessantissima
Storia del DOS che mi sono preso la libertà di tradurre in italiano. Intendiamoci, giusto una traduzione quasi letterale, ma rende bene l'idea di come sono andate veramente le cose. Nulla di nuovo se avete visto lo splendido film
I pirati di Silicon Valley del 1999 ora praticamente introvabile sia in DVD che in VHS (ma se date un occhio su p2p...), ma molto carina come raccontino per i nipotini!
Traduzione Storia del DOS: "..ma come si fa a fare l'upload di un file?"
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